Disbrigo Pratiche Prematrimoniali: Sposarsi? Un Sogno Che Si Avvera, Ma Anche Un Contratto Da Stipulare.

Sposarsi è un sogno che si avvera, ma come tutti i sogni ha bisogno di un iter preciso per avverarsi.

Spesso gli sposi si trovano di fronte ad una serie di pratiche da dover sbrigare per le quali non si ha ne tempo ne dimestichezza, si rischia così di rallentare i preparativi del matrimonio e, talvolta, addirittura di doverlo rimandare.

Per questo motivo Stella Calise ha deciso di offrire alle proprie coppie di futuri sposi anche il servizio di disbrigo pratiche, così da permettere ai futuri moglie e marito di non arrivare ultra stressati al giorno del grande si.

Il matrimonio è un evento che ha valore sul piano civile e per questo motivo, questa scelta comporta tutta una serie di pratiche burocratiche da espletare:

I due futuri sposi devono recarsi con almeno due mesi di anticipo (meglio se prima) presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza di uno dei due e richiedere i seguenti documenti:

– Carta d’Identità (nel caso fosse scaduta)
– Atto di nascita
– Certificati di cittadinanza, di stato libero e di residenza
– Sentenza di divorzio (nel caso uno dei due promessi sia divorziato) o di morte nel caso di vedovanza

Dopo aver ottenuto i documenti si può stabilire una data per la fatidica “Promessa” (che qualcuno festeggia come un vero e proprio Matrimonio), effettuata la “Promessa” è tempo dell’esposizione alla porta del Comune delle Pubblicazioni (la cui funzione è quella di portare a conoscenza dei terzi l’intenzione degli sposi di contrarre matrimonio e di consentire alle persone legittimate di fare eventuale opposizione al matrimonio).

Scaduto il tempo richiesto, il Comune rilascia il “nulla osta” per il matrimonio.

Se uno dei due partner è straniero, sarà necessario presentare i seguenti documenti:

– Documento d’identità in corso di validità
– Permesso di soggiorno
– Certificato di nascita
– Certificato di stato libero in bollo
– Certificato di residenza in bollo
– Certificato di divorzio o vedovanza (nel caso fosse necessario) proveniente dal paese di origine

Gia’ sento le vostre vocine: basta questo iter anche per il matrimonio in Chiesa? Ovviamente la risposta è NO.

Una volta ottenuti i documenti dal Comune bisogna parlare con il parroco e verificare la sua disponibilità. Fatto ciò, sarà indispensabile reperire i seguenti documenti:

– Attestati religiosi (Battesimo e Cresima)
– Certificato di Stato Libero Ecclesiastico (da richiedere se si proviene da un’altra Diocesi)
– Attestazione di frequenza del corso prematrimoniale
– Copia dell’Atto di morte (nel caso di vedovanza di uno dei due futuri sposi)
– Documento di annullamento di un eventuale matrimonio precedente da parte della Sacra Rota

Se tutto è in regola verranno affisse in parrocchia le pubblicazioni e vi resteranno per otto giorni. Trascorso questo tempo, la coppia potrà convolare a nozze.

Se vuoi essere certa di non sbagliare e mandare a monte o ritardare il tuo matrimonio, contattami ora